Isole Pitcairn, un atollo sperduto ma affascinante

Lontane praticamente da tutto il resto del mondo, le Isole Pitcairn sono un gruppo di piccole isole dell’Oceano Pacifico nelle quasi solo una è abitata. Le 5 isole sono: Henderson Island, la più grande delle quattro e oggi patrimonio dell’Unesco per essere il nido di molte specie di uccelli in via d’estinzione, L’Isola Oeno, che assieme all’Isola Sandy sono tra le due più piccole e vengono usate come luoghi di villeggiatura specialmente dai locali, l’Isola Ducie, la più isolata del gruppo e ricca di uccelli esotici, e infine Isola Pitcairn che è l’unica abitata.

Anche la capitale, Adamstown, non è altro che un insieme di poche case sparse su una collina. Pitcairn infatti è abitata solamente da 48 persone, non possiede e non possiede ospedali.

La storia dei suoi abitanti è in effetti molto particolare: fu qui che approdarono gli ammutinati del Bounty, stanziandosi con delle giovani tahitiane sotto il comando del capitano Christian Fletcher. Subito dopo, gli ammutinati diedero fuoco alla nave, che ancora oggi è visibile come relitto oltre la baia. Anni dopo, l’isola fu approdo degli inglesi, che non ebbero però interesse a togliere l’insediamento. Poco dopo i primi anni del 900 la popolazione aveva superato le 200 persone, ma le tendenze migratorie verso la Nuova Zelanda le ridussero a meno di 50.

Il clima della zona è prevalentemente umido, con temperature che non scendono sotto i 16 gradi e non salgono sopra i 30 e precipitazioni abbondanti durante tutto l’anno.

Come arrivare sull’isola

L’insieme di piccoli isolotti manca di infrastrutture, rendendo la zona una meta difficile da visitare anche per problemi burocratici. I visitatori che vogliono stare per molto tempo devono richiedere un permesso al governatore. I trasporti infatti non sono molto regolari, obbligando a volte a fermarsi da qualche settimana fino ad un mese in più prima di ritornare: il permesso si ottiene dimostrando di essere in salute e di avere mezzi economici sufficienti per tutta la durata della vacanza, più una tassa di 100 dollari all’ingresso.

E’ impossibile arrivare sulle isole in aereo, il solo modo per volare è con l’elicottero. L’aeroporto più vicino si trova a 330 miglia di distanza, sulle isole Gambier.

Il modo più frequente per arrivare è dunque in navi da crociera o in yacht, salpando da un porto della Polinesia, che sono i più vicini. In alternativa, è possibile sfruttare qualche nave cargo, visto che l’isola di Pitcairn si trova a metà tra Nuova Zelanda e canale di Panama, percorso sfruttato da molte navi commerciali.

L’unica strada delle isole è stata inaugurata nel 2005, ed è una piccola pista che collega Bounty Bay al centro di Adamstown. Il resto dei collegamenti è fatto solo di sentieri accidentati.

Un po’ di storia da vedere

Malgrado la difficoltà di accesso del luogo, ci sono molte attrattive che trasudano storia: Bounty Bay è il luogo dove si trovano i resti del Bounty, la nave che fu data alle fiamme si trova adesso sopra un fondale che è stato ripulito.

Ad Adamstown è possibile vedere anche l’ancora della nave, messa in mostra nella piazza del villaggio, dove si trovano anche gli uffici, la biblioteca, le poste e la chiesetta.

Chi vuole assaporare qualche altro pezzo di storia potrà anche entrare nel museo di Adamstown, dove troverà altri oggetti della nave, la bibbia di Fletcher Christian e vari numeri di National Geographic dedicata al luogo. Altro luogo “sacro” è la tomba di John Adams, l’ultimo sopravvissuto tra gli ammutinati, che riuscì a riportare l’ordine alla comunità. Lì vicino c’è anche la grotta di Fletcher Christian, dove un uomo si metteva sempre di vedetta per scrutare l’orizzonte e cercare di avvistare l’eventuale arrivo di navi europee nemiche.

Uno degli animali più famosi della zona è MRs Turpin, una tartaruga che fu portata sull’isola all’inizio del XX secolo. Uno dei pochi collegamenti col resto del mondo è Taro Ground, dove è installata una radio amatoriale che riceve le frequenze estere.

Per gli amanti del relax c’è anche FLatland, un altopiano fatto di campi da tennis e di volleybal, oltre che attrezzato come area picnic. Da lì si può giungere anche a Garnet’s Ridge, dove si può ammirare il panorama sulle altre piccole isole e su Down Rope, una scogliera che nasconde una piccola e intima spiaggia.

Il gruppo di isole, quindi, è perfetto per organizzare delle grandi escursioni, utilizzando le imbarcazioni private che possono essere messe a disposizione dagli abitanti, per un prezzo. Oeno è ricca di spiagge, mentre Henderson è perfetta per esplorare le grotte e fare birdwatching.

Booking.com